Down Hill: lanciati a folle velocità tra passaggi stretti, sassi, canali di scolo dell’acqua profondi che potresti cascarci dentro, e poi gli alberi, le siepi ed i malefici rovi con i loro spini e le more così buone.
Dall’altra parte Rider che nella fatica trovano la loro ragione di essere, il perché gli piace e vorrebbero sempre spostare i propri limiti, la propria resistenza qualche metro più avanti.
Down Hill lo sport a due ruote del momento contro fatica e sudore
La vecchia generazione di ciclisti era composta quasi in esclusiva da tale tipologia:
sempre a fare la gara a chi ha la bici più leggera, affrontare salite lunghissime e ripide, delle salite spaccacuore e polmoni, per non parlare delle gambe.
Tutto il loro mondo a due ruote due pedali era composto da solo quattro ingredienti:
- asfalto,
- il giro d’Italia
- il Tour de France
- Fatica, Fatica e Fatica!
Gomme tubolari grandi quanto un mignolino, manubri ripegati all’ingiù come prestanti mufloni, attacchi sui pedali e… salite e fatica!
Gli anni “80 hano portato la più grande rivoluzione sulle due ruote a pedali:
un manipolo di pazzi abbandonava il tranquillo e sicuro asfalto per escursioni in fuoristrada grazie alla nascita pochi anni prima della Mountain Bike.
Mountain Bike antenata e precursore della Bici Down Hill
Chi non ha una montain bike in garage?
Figli o non figli poco importa, nel tempo i prezzi sempre più popolari hanno convinto milioni e milioni di persone normali non legate al mondo bici a comprarne una; andarci dopo le prime due settimane quello è un altro argomento che per il momento non tocchiamo, ma per lecase produttrici basta vendere, non andarci…
Lombardo che ricordo produce bici fin dagli anni “50 c’era e già sorprendeva con le sue biciclette dalla linea dolce ma dalle perfette geometrie
Solo 50 anni fa esistevano solo due-tre tipi di bici:
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quelle da corsa
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quelle da donna
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quelle da uomo
Il quarto tipo quelle per bambini, non erano altro che una bici per donna con fissate due umilianti “rotine” laterali per imparare.
A chi sia venuta st’idea delle rotine non lo so, ma sono inutili e non poco, imparare s’impara il giorno che vengono tolte, non prima!
Il pacco pignoni era una parola inesistente, niente cambio, un solo rocchetto per pianura salite e discese, strada asfaltata e le frequenti uscite nelle strade a breccia:
Se era va di moda averne uno solo, allora avrei ucciso per averne almeno tre!
Perché io come molti altri non abitavo al mare o nella pianura padana dove tutte le strade sono pianeggianti , ma in uno dei molti paesi in leggera collina, dove le uniche strane pianeggianti sono quei rari pezzi laterali, altrimenti ripide salide e of course discese.
Arriva la Mountain Bike e il cambio per tutti
Come tutti i prodotti moderni, dopo un periodo iniziale più o meno lungo di esclusività e prezzo alto, si arriva in modo veloce a “ce l’hanno tutti” e puoi trovarlo di tutti i prezzi e collegata qualità.
Anche le bici da bambino sopra i 4-5 anni hanno il loro bel pacco pignoni per non faticare troppo in salita ed andare ancora più veloci in discesa.
Come tutte le cose si arriva alle esagerazioni:
11-13.15 pignoni e 2-3 e qualche esaltato pure 4 corone, il tutto nel nome:
la mia bici ha di più della tua!
I puristi non cambiano: fatica era, fatica è, fatica sarà nei secoli dei secoli…
Il fenomeno MTB non li tocca, loro hanno altri ideali, il Giro, il Tour, le salite massacranti delle alpi sotto freddo e pioggia, lì si riconosce il vero ciclista di carattere, non certo facendo due salti con la bici!
La fatica quando oltrepassa i limiti del muscolo si nutre di adrenalina, continua lo sforzo fisico eccessivo grazie a questo potente stimolante prodotto dal corpo per sopperire, reagire ad azioni super importanti per cui il corpo non avrebbe normalmente energia:
del tipo non importa quanto sei stanco, se un leone vuole fare pranzo con te, corri e corri veloce anche se hai le gambe sfinite che non riuscivi un minuto prima a fare un passo!
Ormai è di uso comune la parola “adrenalina Junkie”, cioè tossicodipendente dall’adrenalina:
normalmente viene usato riferendosi a chi cerca sempre situazioni più forti, più audaci, sempre un metro in più oltre il precedente limite.
Chi si lancia dal ponte, chi dall’aereo, chi con lo snowboard da rocce scoscese e pendenze vicine a quelle di un muro verticale.
Per capire dove si ha questo basta guardare la maggior parte degli sport o attività che vengono sponsorizzate dalla Red Bull che su questo ha fatto la sua fortuna.
Torniamo al ciclista tipico fino a qualche anno fa e molti anche ora:
sono tutti degli adrenalina junkies?
Non diciamo fesserie, la fatica, la stanchezza è insita nello sport stesso del correre in bici come lo è nel partecipare ad una maratona:
molti scoppiano, solo la parte più resistente arriva in fondo, solo i migliori uomini lottano per il podio!
Down Hill e Ciclista Puro: come il cane ed il gatto?
Se il ciclista “puro” storico trova la sua realizzazione, la sua sfida nelle salite più dure senza scoppiare dalla fatica o al limite nella battaglia faticosa anch’essa contro il cronometro, così non è per chi pratica Down Hill.
Non vi è fatica nel DH?
Certo che vi è, ma è completamente diversa da quella che serve per esempio per il giro d’italia o il Tour De France:
fare Down Hill è faticoso come andare con un una moto da enduro in un percorso estremo, solo che al posto del motore hai la gravità che ti fa andare veloce e talvolte 3-4 pedalate se non vi è abbastanza pendenza.
Se per andare nei percorsi normali e più interessanti del ciclismo storico serve forma fisica ed allenamento costante, questo in teoria non serve per lanciarsi a folle velocità giù per una collina, in inglese Down Hill.
In teoria per il DH non serve tanto allenamento, in pratica ne serve quanto per il ciclismo storico se non di più.
Nel pedalare su asfalto faticando ad ogni pedalata se non sei allenato semplicemente ad un certo punto scoppi e ti fermi:
salvo problemi gravi al cuore precedenti che possono causare un infarto, chi in salute semplicemente i muscoli non ce la fanno più e ti fermi, nient’altro succede, salvo un po’ di dolore i giorni dopo nei muscoli causati dall’acido lattico prodotto dagli stessi.
Attenzione che facendo Down Hill ci si può fare molto, ma molto male!
Quando fai DH senza avere la necessaria forma fisica ed allenamento è facile cadere o centrare qualche ostacolo sul percorso, com può essere un tronco di un albero o un sasso di svariati quintali.
Vi garantisco sulla mia parola che entrambi sono veramente duri e nello scontro ci perde il biker sempre!
Quindi in teoria come abbiamo detto non serve niente, nella pratica serve saper andare molto bene in bici, avere riflessi alla velocità della luce, sapere come reagirà la bici a certe condizioni.
Sui riflessi e allenamento non ci si può fare niente dall’esterno, ogni rider deve autoregolarsi, e così per la forma fisica generale.
Per sapere come reagisce la bici, la sua affidabilità e capacità di resistere alle forti sollecitazioni dando sempre risposte precise, c’è una risposta a tutto questo:
Lombardo Bikes!
Gli oltre settanta anni di produzione e vendita Biciclette ha creato un bagaglio storico di informazioni, soluzioni e soprattutto bici che ti sembra di conoscere da una vita già la prima volta che ci sali sopra:
è un amore a prima vista o megli a prima discesa giù per la collina: The Down Hill!
Curioso, vuoi sapere con cosa ti stupirà quest’anno la Lombardo Bikes pur non dimenticando la tradizione?
Eccone una:
Cervinia DH Pro 27.5
Che ne dici allora?
Semplicemente stupenda!
Non è finita qui, Lombardo ti sorprende con una stupenda sorella:
Cervinia Team DH 27.5
Bella ed aggressiva questa Cervinia Team, pronta alle discese più estreme e veloci, se il tuo allenamento ed esperienza sono sufficienti.
Entrambe le splendide BICI Down Hill sono già ordinabili qui su FBeBike.it, vero che ancora manca l’inserzione prodotto, ma una semplice telefonata
Riccardo +39 348 3572790
risolverà ogni tipo di problema e puoi ottenere tutte le info necessarie(sconti, prezzi, offerte, consegne…).
Continua…
FBeBike.it
FatBike-Elettrica.it